“ Rugiada “
Cuore naufragato stanco e inquieto.
Sono come un battello in balia delle onde burrascose.
L’eco della voce disperata e potente,
perde forza in mezzo a desolazione e illusione.
Prendo e perdo ritmo.
Cedo.
Non ho più le forze necessarie.
Entro in un vortice che mi risucchia
E mi trasforma purificandomi l’anima in vapore.
Sollevato vengo trascinato e poi lasciato cadere
Su campi illuminati dai primi sottili raggi
Dell’alba.
Gianni Abiusi.
venerdì 24 aprile 2009
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